Fare conoscere Dio al mondo. Questo l’invito che Benedetto XVI ha rivolto questo pomeriggio ai circa 400 fedeli riuniti nella cattedrale di Aosta per la celebrazione dei vespri. “Nella mia recente enciclica – ha detto il Papa – ho tentato di dimostrare la priorità di Dio sia nella vita personale”, sia “nella storia”. “La persona – ha ricordato – è un essere in relazione, e se la relazione con Dio non è viva, non è vissuta, anche tutte le altre relazioni non possono trovare la loro forma giusta”. Ma questo vale “anche per l’umanità in quanto tale”, poiché “se Dio è assente manca la bussola per mostrare l’insieme di tutte le relazioni e trovare l’orientamento dove andare”. Da qui l’invito a “portare in questo nostro mondo la realtà di Dio, farlo conoscere, farlo presente”. “Funzione del sacerdozio – ha aggiunto – è consacrare il mondo perché diventi ostia vivente”, “liturgia cosmica”. Per questo, il Santo Padre ha pregato affinché i sacerdoti possano, con il loro ministero, compiere una “trasformazione del mondo”.