I cinque pilastri

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83pico@live.it
00lunedì 27 ottobre 2008 11:04
I cinque pilastri dell' Islam, sono i fondamenti della religione, precetti che devono essere obbligatoriamente osservati da ogni credente. Forniremo qui di seguito una breve e semplice descrizione di essi, per permettere a chi legge di approfondire questo irrinunciabile aspetto del credo islamico.

1-SHAHADA

La "shahada", è il primo fra i cinque pilastri dell' Islam. La parola tradotta significa "testimonianza", ed esso consiste nel testimoniare, appunto, l' unicità di Dio e che Mohammed* è il Profeta da Lui inviato. Questa frase,"ashadu anna laa ilaha illa Allah, wa ashadu anna Mohammadun rasulu Allah" (attesto che non vi è dio oltre Allah, e che Mohammed è il suo Profeta), viene ripetuta più volte dai fedeli durante la giornata, infatti fa parte delle parole da pronunciare durante le cinque preghiere quotidiane, e rappresenta il "cuore" del credo islamico, perchè racchiude in sé i due principi fondamentali di questa religione: l' attestazione dell' Unicità di Allah e il riconoscimento del Profeta Mohammed* in quanto Suo Messaggero, perciò portatore delle Sue Parole e foriero di verità. Deve inoltre fare "shahada" chiunque abbia intenzione di convertirsi all' Islam. Questo significa pronunciarla alla presenza di due testimoni, con piena convinzione e fede, e dopo di ciò, si entra automaticamente nell' Islam, ricevendo il perdono Divino di tutti i peccati commessi in precedenza, e spiritualmente parlando, ci si troverà in una condizione come di "rinascita". Senza fare "shahada", credendo fermamente nei principi che racchiude in sè, non è possibile diventare musulmani.

2-SALAT

La "salat" è la preghiera, che si effettua cinque volte al giorno in precisi momenti della giornata. Può essere compiuta ovunque, basta che il luogo sia decente e pulito, ma, in particolare per gli uomini, è preferibile farla alla moschea, per ottenere maggior ricompense da parte di Allah. Vi sono anche delle preghiere volontarie, chiamate di "sunna" in quanto venivano consigliate ed eseguite dal Profeta*, ma che è facoltativo fare. La prima delle cinque obbligatorie, il "fajr", si deve compiere alle prime luci dell' alba, e consiste in due unità (rak'a); la seconda, il "dhor", deve essere svolta durante il periodo di tempo intorno al mezzogiorno, e consiste di quattro unità; la terza, l' "asr", si compie durante il tardo pomeriggio, prima del tramonto, ed è composta da quattro unità; il "maghreb", si deve svolgere durante il tramonto del sole, prima che sia completamente buio, ed ha tre unità; la quinta, l' "isha", si può compiere dopo circa un' ora e mezza dall' orario del "maghreb", oppure la si può rimandare fino a poco tempo prima del sorgere del sole. Essa è costituita da quattro unità. Anche la preghiera, è fondamentale per un musulmano credente e praticante, in quanto è una fra le dimostrazioni concrete della fede che si prova verso Allah. Per svolgerla correttamente, bisogna vestirsi secondo le regole che Dio ha dettato nel Sacro Corano (essere, cioè, coperti dall' ombelico alle ginocchia - compresi- per quanto riguarda l' uomo, ed integralmente -tranne il viso e le mani- per ciò che concerne la donna), eseguire le abluzioni rituali ed essere rivolti con il viso verso la Sacra Moschea di Mecca, dove si trova la Sacra Ka'aba. Compiere la "salat" costantemente e puntualmente, contribuisce ad evitare il peccato, e a cancellare quelli che talvolta capita di commettere fra l' una e l' altra, perchè oltre che atto di devozione, è anche purificazione spirituale e fisica (difatti, prima di ognuna di esse, bisogna anche fare delle ben precise abluzioni per togliere la sporcizia fisica, e prepararsi ad eseguirla con la dovuta intenzione e purezza interiore, sforzandosi di tenere lontani i pensieri della vita terrena. Eseguendole nel modo corretto, Allah darà come ricompensa, come è stato già accennato, la cancellazione dei peccati commessi durante il periodo precedente), e aiuta a combattere la pigrizia, facendo un, seppur modesto, esercizio fisico. "...In verità l' orazione preserva dalla turpitudine e da ciò che è riprovevole..."(Sura 29, parte del versetto 45) "-Le cinque salawat (plurale di "salat") sono paragonabili ad un ruscello abbondante di acqua dolce che scorre davanti alla porta della vostra casa nel quale vi lavate cinque volte al giorno. Pensate che vi resti addosso della sporcizia?-Certamente no!- Risposero i compagni del Profeta*.-Alla stessa maniera,-concluse il Profeta*-le cinque salawat mondano l' uomo dai suoi peccati.-" (detto del Profeta* trasmesso da Muslim).

3-ZAKAT

La "zakat", è l' elemosina legale, e consiste nel donare ai bisognosi, a fine anno, una percentuale fissa dei propri averi, sia che essi siano denaro o altri tipi di proprietà, in ogni caso beni utilizzabili per scambi commerciali. Ovviamente, è esentato dal versare la "zakat" chi ha un reddito basso e chi possiede poco. Questa pratica, aiuta i credenti ad evitare l' avarizia, ed ovviamente è utilissima per aiutare i bisognosi ai quali è destinata, e anch' essa monda dal peccato. "Preleva sui loro beni un' elemosina tramite la quale li purifichi e li mondi e prega per loro...." (Sura 9, parte del versetto n. 103) "La zakat sarà prelevata sui beni dei loro ricchi e versata ai loro poveri" (Detto del Profeta* tratto da "La via del musulmano").

4-SAUM

"Saum" significa digiuno. Nei pilastri dell' Islam, indica il precetto da compiere durante il mese di Ramadan. Bisogna, durante questo periodo (che può essere di ventinove o trenta giorni, a seconda della durata del mese lunare), astenersi dal cibo, dalle bevande, dai rapporti coniugali (nonché dal fumare, per chi lo fa, pur essendo il fumo non consentito dall' Islam) ed evitare il cattivo comportamento in generale, a partire dall' alba fino al tramonto. E' una pratica che aiuta moltissimo ad autodisciplinarsi e a purificare il proprio corpo e la propria anima, infatti, come le pratiche sopracitate, consente di avere i peccati (tranne quelli gravi, come ad esempio l' omicidio) perdonati da un Ramadan all' altro, e incita al buon comportamento. Esiste anche in questo caso una "sunna" del digiuno, chiunque infatti, oltre a compiere quello obbligatorio durante il Ramadan, può scegliere di digiunare alcuni giorni in più, se e quando lo desidera (senza, ovviamente, esagerazioni). "O voi che credete, vi è prescritto il digiuno come era stato prescritto a coloro che vi hanno preceduto. Forse diverrete timorati;..." (Sura 2, versetto 183) "Il digiuno vi protegge dall' Inferno come lo scudo in combattimento." (Detto trasmesso da Ibn Maia).

5-HAJJ

L' "hajj" è il pellegrinaggio rituale alla città Santa di Mecca, che deve essere compiuto, per chi ne ha la possibilità economica e fisica, almeno una volta nella vita. Per eseguirlo, bisogna recarsi, appunto, a Mecca con l' intenzione nel cuore di compiere questo atto di devozione unicamente per compiacere Allah (come è giusto fare per ogni precetto), ed ha dei rituali ben precisi da svolgere: la circoambulazione intorno alla Sacra Ka'aba, la corsa fra i due colli di Safa e Marwa (per ricordare Hajar, moglie di Abramo e madre di Ismail, che corse fra questi due colli per cercare aiuto, essendo rimasta senza nutrimento per il neonato, la quale, grazie alla sua fede, venne ricompensata da Allah, che fece miracolosamente apparire una fonte ai piedi del piccolo Ismail. Questa fonte che tuttora esiste a Mecca, si chiama "Zamzam", ed è ricca di un' acqua dalle proprietà dissetanti e nutritive, che la rende unica nel suo genere), la lapidazione di Satana (lancio di piccole pietre nei tre punti dove Satana apparì al tempo del Profeta Abramo, davanti a lui stesso), la sosta sulla piana di Arafat per invocare e pregare Dio, ed altri riti minori. Deve, fra l' altro, essere compiuta la preghiera rituale come sempre, aggiungendone, a seconda delle individuali possibilità, quante più possibile di "sunna". Chi va in pellegrinaggio, deve ovviamente astenersi dal peccato, e concentrarsi sull' importanza del rito che sta per compiere, ed indossare (questo precetto è valido soltanto per l' uomo, in quanto la donna, rimanendo comunque coperta secondo le regole islamiche, può essere vestita con gli abiti che preferisce) una veste fatta di un unico pezzo di stoffa di colore bianco, che non presenta alcun tipo di cucitura e possibilmente non nuovo, che deve essere avvolto intorno al corpo formando una specie di tunica, e non avere scarpe. Sono consentite soltanto calzature tipo sandalo o ciabatta. Chi partecipa all' hajj nel dovuto modo, con fede e giusto svolgimento delle pratiche rituali, ritornerà ad essere puro come quando nacque. "...Spetta agli uomini che ne hanno la possibilità di andare, per Allah, in pellegrinaggio alla Casa (la Sacra Ka'aba)..." (Sura 3, parte del versetto 97) "Chi esegue al-Hajj e si astiene dall' oscenità e dal libertinaggio, si libera dei suoi peccati e ritorna candido come il giorno della nascita." (Detto del Profeta* trasmesso da Bukhari e Muslim).
Jon Konneri
00lunedì 27 ottobre 2008 21:18
Ha forse non conosci la storia di Paolo di Tarso , ciò che predico verso questa religione.
83pico@live.it
00lunedì 27 ottobre 2008 21:31
Re:
Jon Konneri, 27/10/2008 21.18:

Ha forse non conosci la storia di Paolo di Tarso , ciò che predico verso questa religione.




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