I dinosauri e la Sacra Scrittura

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
83pico@live.it
00giovedì 30 ottobre 2008 17:43
C’è Davvero Un Mistero Sui Dinosauri?
Un’aura di mistero circonda i dinosauri. Da dove provenirono? Si sono evoluti? Sono veramente vissuti milioni di anni fa? Cos’è stato di loro? Ce n’è ancora qualcuno in vita? Ha mai nessun essere umano visto un dinosauro vivo?

Sia i bambini che gli adulti sono incredibilmente affascinati da questi mostri misteriosi. Numerosi libri sono stati scritti e prodotti molti films per placare la fame apparentemente insaziabile di notizie su queste sconcertanti creature. La verità è che non vi sono misteri, una volta avute le informazioni chiave, che generalmente non sono conosciute dal pubblico.

Seguitemi attraverso la storia e scoprirete fatti sorprendenti che daranno una risposta alle vostre domande su queste ‘enormi lucertole’.

I Dinosauri Sono Veramente Esistiti?
Di certo nell’antichità i dinosauri popolarono la terra! Fossili di dinosauro sono stati trovati in tutto il mondo, e le loro ossa sono esposte nei musei per essere viste da tutti. Gli scienziati sono riusciti a ricostruire molti scheletri e ora possiamo vedere com’erano.

Quando Furono Trovati I Dinosauri?
La storia della loro scoperta risale agli anni venti del XIX sec., quando Gideon Mantell, medico inglese, trovò in una cava dei denti e delle ossa inconsueti. Il Dr. Mantell capì che c’era qualcosa di molto diverso nei resti di questi animali e pensò di avere trovato una nuova famiglia di rettili. Nel 1841 furono scoperti circa nove tipi di questi insoliti rettili, compresi due chiamati Megalosaurus e Iguanodon.

Nello stesso periodo il Dr. Owen, famoso scienziato inglese, seguace del creazionismo, coniò il nome ‘Dinosauria’, che significa ‘enorme lucertola’, perché è ciò che queste enormi ossa gli fecero pensare.

Che Cosa Rende I Dinosauri ‘Diversi’?
A parte l’enorme dimensione di alcuni, la caratteristica principale che distingue i dinosauri dagli altri rettili (come ad esempio i coccodrilli), è la posizione dei loro arti. I dinosauri avevano una posizione eretta, simile a quella dei mammiferi. La maggior parte degli altri rettili hanno gli arti in posizione allungata. Per esempio confrontate il modo in cui ‘cammina’ un coccodrillo con quello di una mucca. I dinosauri avevano l’andatura come una mucca, ossia i loro arti sostenevano il corpo dal basso. I coccodrilli invece ‘dondolano’, perché i loro arti si proiettano lateralmente dal loro corpo.

Che Dimensioni Avevano I Dinosauri?
Alcuni erano piccoli come polli, altri invece erano ancora più piccoli. Certamente alcuni erano molto grandi; il loro peso è stato valutato attorno alle 80 tonnellate e la loro altezza di 12 metri circa. Comunque la dimensione media di un dinosauro era probabilmente come quella di un cavallo di media grandezza.

Quando Vissero I Dinosauri?
Quello che noi sappiamo dai films, dalla televisione, dai giornali, e gran parte dalle riviste e dai libri di testo, è che i dinosauri vissero milioni di anni fa. Secondo gli evoluzionisti, i dinosauri ‘dominarono la terra’ per 140 milioni di anni, estinguendosi circa 65 milioni di anni fa. Tuttavia, gli scienziati non scoprirono niente di già classificato, ossia di appartenente ad un dato periodo storico, ma riportarono alla luce le ossa di dinosauri morti, che non avevano un marchio che ne indicasse l’epoca a cui appartennero.

L’idea di milioni di anni di evoluzione è appunto la teoria degli evoluzionisti sul passato di questi animali. Nessun scienziato è stato testimone di quel particolare periodo storico, infatti non c’è nessun tipo di prova che la terra e i suoi strati di fossili siano vecchi milioni di anni.

Inoltre, nessun scienziato ha mai visto morire un dinosauro, perché il suo compito è quello di trovare le loro ossa e, poiché molti di questi studiosi sono evoluzionisti, essi cercano di adattare la storia di questi animali solamente secondo il loro punto di vista. Altri invece, sono chiamati scienziati della creazione ed hanno una diversa opinione dell’età in cui vissero i dinosauri.

Essi credono di poterne risolvere qualsiasi presunto mistero e di dimostrare come la prova calzi a meraviglia con le loro opinioni sul passato, convinzioni che vengono dalla Bibbia. La Bibbia, il libro molto speciale di Dio (o meglio la raccolta di libri), sostiene che coloro che la scrissero furono ispirati in modo soprannaturale a scrivere esattamente ciò che il Creatore di tutte le cose voleva che scrivessero per noi in modo che sapessimo da dove veniamo (e così anche i dinosauri), perché ci troviamo qui, e come sarà il nostro futuro.

Il primo libro della Bibbia -la Genesi- ci dice come si formò l’universo e come nacque la vita. La Genesi dice che Dio creò tutte le cose: la terra, le stelle, il sole, la luna, le piante, gli animali e i primi due abitanti. Sebbene la Bibbia non dica esattamente quando Dio creò il mondo e le sue creature, possiamo calcolare la data della creazione semplicemente leggendola ed osservarne alcuni passaggi interessanti:

Dio creò la terra in sei giorni. In questo modo stabilì un modello per l’umanità e dedicò il settimo giorno della settimana al riposo (come viene descritto nell’Esodo 20:11). Dio creò il mondo in sei giorni e il settimo si riposò, come esempio per noi tutti. Inoltre, gli studiosi della Bibbia dicono che il termine ebraico ‘giorno’, usato nel capitolo primo della Genesi può soltanto significare, in questo contesto, un giorno qualsiasi.

Sappiamo che Dio creò il primo uomo e la prima donna - Adamo ed Eva- il sesto giorno. La Genesi narra la nascita dei loro figli e i figli dei loro figli. La loro discendenza è testimoniata in tutto il Vecchio Testamento, fino al tempo di Gesù Cristo.

Di certo non erano cronologie della durata di milioni di anni. Sommando tutte le date e tenendo presente che Gesù, il Figlio di Dio, venne sulla terra quasi 2000 anni fa, arriviamo alla conclusione che la creazione della terra e degli animali (inclusi i dinosauri) è avvenuta migliaia di anni fa (forse solamente 6000 anni fa) e non milioni di anni. Quindi se la Bibbia dice il vero (ed è così), i dinosauri devono essere vissuti migliaia di anni fa.

Da Dove Vennero I Dinosauri?
Gli evoluzionisti sostengono che i dinosauri si evolsero nel corso di milioni di anni. Ritengono che una specie animale si sia evoluta lentamente nel corso di molti anni, fino a trasformarsi in un’altra specie. Sostengono, per esempio, che gli anfibi si siano evoluti in rettili (inclusi i dinosauri) attraverso questo graduale processo. Di certo, questo significherebbe, che in quel tempo dovevano esserci stati milioni di esseri viventi che sarebbero stati una via di mezzo: di anfibi evolutisi in rettili. Le prove di queste ‘forme di passaggio’, come sono chiamate, dovrebbero essere numerose. Tuttavia, molti esperti di fossili ammettono che nessun indubbio passaggio da una specie animale ad un’altra è stato trovato. Se i dinosauri si sono evoluti dagli anfibi, ci dovrebbero essere ad esempio, testimonianze di fossili di animali, che sono dinosauri solo per metà, ma non c’è nessuna prova di quanto sopra menzionato. Infatti, se andate in un qualsiasi museo, vedrete fossili di dinosauri al 100%, e non una via di mezzo. Non esistono dinosauri al 25%, al 50%, al 75% o addirittura al 99%, ma solo dinosauri al 100%. La Bibbia dice chiaramente che Dio creò tutti gli animali della terra il sesto giorno. Dal momento che i dinosauri erano animali della terra, devono essere stati creati il sesto giorno, proprio come Adamo ed Eva (Genesi 1:24-31). Se era nel disegno divino quello di creare i dinosauri, allora dovevano essere stati animali creati per svolgere una particolare funzione, quindi dinosauri al 100%. Ne abbiamo infatti la testimonianza attraverso i fossili. Gli evoluzionisti affermano che nessun uomo è mai vissuto al tempo dei dinosauri. La Bibbia invece ci fa capire chiaramente come i dinosauri e i primi abitanti del pianeta coabitassero; e tra poco ne vedremo le prove.

Di Che Cosa Si Nutrivano I Dinosauri?
La Bibbia racconta che (Genesi 1:29-30) ai primi animali (e ai primi uomini) fu ordinato di mangiare erba e frutti. Nessuno si cibava di carne, inoltre, era un mondo perfetto, non c’era la morte. Adamo ed Eva e gli animali (inclusi i dinosauri) vivevano in perfetta armonia, cibandosi solamente di piante. Ma non fu così a lungo perché Adamo si ribellò a Dio e portò il peccato nel mondo (Genesi 3: 1-7; Romani 5: 12) e a causa di questa ribellione, Adamo e tutti i suoi discendenti (e anche voi ed io) hanno perduto il diritto di vivere con un Dio santo (senza peccato) e giusto. Dio, quindi, condannò il peccato con la morte. La Bibbia, dalla Genesi all’Apocalisse, dice chiaramente che prima del peccato di Adamo non esisteva la morte, nè per gli uomini nè per gli animali. (Prendete in considerazione alcuni dei molti passaggi biblici, come ad esempio: le Epistole dell’apostolo Paolo ai Romani 5:12; 8:20-22; la Genesi 2:17; la Genesi 1:29-30; gli Atti degli Apostoli 3:21; l’Epistola agli Ebrei 9:22; le Epistole dell’ apostolo Paolo 1 ai Corinzi 15; l’Apocalisse 21: 1-4; 22:3).

Ciò significa che non ci potevano essere fossili (ed ossa di dinosauro) prima del peccato. Dopo il peccato di Adamo ci fu la morte per gli animali e per gli uomini. Fu allora un mondo diverso, fatto di morte e di discordia; Un mondo che prima era bellissimo e che ora invece soffre per il ‘castigo’ del Creatore (Genesi 3:14-19). Ma fu fatta una promessa (Genesi 3:15): Dio avrebbe dato il mezzo per riscattare la punizione del peccato, dando all’uomo l’opportunità di tornare a Dio.

Perchè Si Trovano Fossili Di Dinosauro?
Nel sesto capitolo della Genesi si legge che ogni carne (uomo o animale) ‘aveva corrotto la sua condotta sulla terra’ (Genesi 6:12). Forse uomini e animali si uccidevano a vicenda; forse i dinosauri iniziarono ad uccidere altri animali, e gli stessi uomini. In ogni caso, la Bibbia descrive il mondo come ‘corrotto’, e a causa della sua corruzione Dio si rivelò ad un uomo giusto chiamato Noè e gli disse che stava per distruggere la terra con un Diluvio (Genesi 6:13). Dio perciò gli ordinò di costruire un’Arca in modo che tutti gli animali terrestri (inclusi molto probabilmente anche i dinosauri) e la sua famiglia potessero sopravvivere, mentre il Diluvio distruggeva la terra (Genesi 6:14-20). Alcuni pensano che i dinosauri fossero troppo grandi, o che ce ne fossero troppi per stare stipati nell’Arca. Comunque non c’erano molti tipi di dinosauri. Ci sono certamente centinaia di nomi di dinosauro, ma molti di questi furono dati ad un solo osso o scheletro dello stesso animale, trovati in altri paesi.

Inoltre, è ragionevole presupporre che diverse grandezze, varietà e sesso dello stesso tipo di dinosauro siano arrivati ad avere nomi diversi. Per esempio, ci sono diverse razze e taglie di cani, ma appartengono tutti alla stessa famiglia: quella dei canidi. In realtà, ci potevano essere stati meno di cinquanta tipi di dinosauri. Nell’Arca Dio mandò due animali terrestri per ogni specie (e sette di altre), (Genesi 7: 2-3; 7:8-9) senza eccezione, nemmeno per i dinosauri. Anche se c’era molto spazio nell’Arca per gli animali grandi, Dio forse ne mandò di giovani esemplari, perché avevano ancora molto spazio per crescere. Bene, cosa accadde agli altri animali che non entrarono nell’Arca? Essi molto semplicemente annegarono. Molti sono stati coperti da tonnellate di fango mentre la furia dell’acqua imperversava coprendo la terra (Genesi 7:11-12,19). A causa di questo rapido sotterramento, molti animali si conservarono per diventare poi fossili. Se questo è quello che accadde, ci aspetteremmo di trovarne testimonianza in miliardi di reperti, sepolti in strati di roccia (formati dal fango) in tutto il pianeta. E questo è esattamente ciò che succede. A proposito, c’è un’altra cosa importante da dire ed è che il Diluvio probabilmente avvenne poco più di 4500 anni fa. I creazionisti credono che questo evento rese possibile la formazione di strati di fossili nella terra. (Poi ulteriori strati di fossili si formarono in seguito, a causa di altre grandi precipitazioni, quando la terra si assestò dopo il Diluvio). Di conseguenza, i fossili di dinosauro formatisi dopo il Diluvio, risalgono probabilmente a circa 4500 anni fa e non milioni di anni fa.

I Dinosauri Sono Vissuti In Tempi Recenti?
Se i diversi esemplari di dinosauri sopravvissero al Diluvio, devono essere quindi usciti dall’Arca e vissuti sulla terra del dopo Diluvio. Nella Bibbia, nel libro di Giobbe, cap. 40, versetti 15-24, Dio descrive a Giobbe (il quale visse dopo il Diluvio) un grande animale con il quale Giobbe aveva dimestichezza.

Questo grande animale, chiamato ‘behemoth’, viene descritto come ‘la prima delle opere di Dio’, forse il più grande animale sulla terra che Dio abbia creato. Faceva oscillare la sua coda, paragonabile ad un cedro, in modo impressionante ! Sebbene alcuni commenti alla Bibbia dicono che questo animale possa essere stato un elefante o un ippopotamo, la descrizione in verità calza con quella del dinosauro Brachiosaurus. Elefanti ed ippopotami certamente non hanno la coda come piante di cedro!! A dire il vero, pochissimi animali nella Bibbia sono descritti in modo così dettagliato come i dinosauri. Infatti, contrariamente a ciò che la maggior parte della gente pensa, i dinosauri sono gli animali più nominati nelle Scritture. Tutte le specie di dinosauri devono essere vissute insieme agli uomini dopo il Diluvio.

I Dinosauri Vengono Citati Nei Testi Antichi?
È interessante notare come la parola ‘dragone’ venga usata molte volte nel Vecchio Testamento e in molti casi, la parola dinosauro potrebbe sostituirla in modo appropriato. Gli scienziati che si occupano della creazione, credono che i dinosauri fossero chiamati dragoni prima che la parola dinosauro fosse inventata nel 1800. Non vi aspettate di trovare la parola dinosauro in Bibbie come la Versione Autorizzata del 1611, poiché fu tradotta molto prima che la parola dinosauro fosse usata. Inoltre, in varie biblioteche del mondo, ci sono libri di storia molto vecchi che contengono testimonianze dettagliate sui dragoni e i loro scontri con gli uomini. In modo sorprendente (o forse niente affatto sorprendente per i creazionisti), molte delle descrizioni sui dragoni, concordano esattamente con quello che i moderni scienziati descriverebbero i dinosauri; anche il Tirannosauro. Purtroppo, questa prova non è ritenuta fondata dagli evoluzionisti. Qual è il motivo? Perchè loro credono che l’uomo e i dinosauri non siano vissuti nella stessa epoca. Comunque, più svolgiamo ricerche sulla letteratura storica, più ci rendiamo conto che c’è una prova evidente che i dragoni fossero animali veri, realmente esistiti, molto simili alle nostre moderne ricostruzioni dei dinosauri, e che la loro esistenza sia stata testimoniata da diverse persone, anche solo centinaia di anni fa.

Che Cosa Accadde Ai Dinosauri?
Gli evoluzionisti usano molto l’immaginazione per rispondere a questo quesito. Secondo il loro punto di vista, i dinosauri ‘governarono’ la terra per milioni di anni e poi scomparvero milioni di anni prima che l’uomo facesse la sua comparsa.Sono dovuti arrivare a diverse ipotesi per spiegare questa misteriosa scomparsa. Quando si legge la letteratura dell’evoluzione, si rimane stupiti dalla varietà di idee riguardanti la loro presunta estinzione. Quello che segue è solo un piccolo elenco di teorie: i dinosauri sono morti di fame, oppure sono morti per il troppo cibo, oppure sono stati avvelenati, oppure sono diventati ciechi a causa della cataratta e non furono in grado di riprodursi, oppure i mammiferi mangiarono le loro uova. Altre cause possono essere: polvere vulcanica, gas tossici, comete, macchie solari, meteoriti, suicidio di massa, stitichezza, parassiti, cervello rimpicciolito (e altre sciocchezze), il disco vertebrale che si è spostato causando dolori lombari, cambiamenti nella composizione dell’aria, etc.

È ovvio che gli evoluzionisti non sanno cosa accadde e quindi cercano di dare qualsiasi soluzione attendibile. In un recente libro sull’ evoluzione dei dinosauri, ‘A New Look At the Dinosaurs’(‘Un Nuovo Studio sui Dinosauri’[N.d.T.]), l’autore dichiara: ‘Ora arriva la questione importante. Che cosa causò tutte queste estinzioni in un particolare periodo della storia, circa 65 milioni di anni fa? Moltissime opinioni sono state suggerite, alcune serie e ragionevoli, altre alquanto folli ed altre solo delle beffe. Ogni anno emergono nuove teorie su questo difficile argomento. Il problema è che se troviamo soltanto un motivo per elencarle tutte, allora dovrebbero spiegare la morte in massa, sia degli animali terrestri che di quelli marini. In entrambi i casi si salvarono solo alcuni di quelli che ‘abitarono’ la terra e il mare. Ma purtroppo una spiegazione non c’è’ (Alan Charig pag.150).

Veramente una spiegazione ci sarebbe. Se vi allontanate dallo schema dell’evoluzione e vi sbarazzate dei milioni di anni e prendete seriamente in considerazione la Bibbia, troverete una spiegazione che si adatta ai fatti, dandogli un senso. Al tempo del Diluvio molti animali marini morirono, ma alcuni sopravvissero. Inoltre, tutti gli animali terrestri rimasti fuori dall’Arca morirono, ma i rappresentanti di quelle specie che sopravvissero nell’Arca, vissero nel nuovo mondo dopo il Diluvio. Quegli animali (inclusi i dinosauri), trovarono quel mondo molto diverso da quello di prima. Molte specie di animali poi in seguito morirono a causa di: 1) per la competizione del cibo perché non ce n’era più in abbondanza , 2) altre catastrofi, 3) l’uomo che cacciava per avere il cibo (forse anche per divertimento), 4) la distruzione dell’habitat, etc. Anche i dinosauri si estinsero. Infatti molti animali si estinsero ogni anno e l’estinzione sembra sia stata la regola della storia della terra (e non la formazione di nuove specie, come vi aspettereste dall’evoluzione).

Riusciremo Mai A Vedere Un Dinosauro Vivo?
La risposta è probabilmente no..........ma ci sono scienziati che sostengono che alcuni dinosauri possono essere sopravvissuti in giungle remote. Ancora oggi stiamo scoprendo nuove specie di animali e di piante in zone fino a poco tempo fa impervie. In alcuni paesi ci sono degli aborigeni, i quali hanno descritto animali che assomigliano a dei dinosauri. I creazionisti non sarebbero affatto sorpresi se qualcuno trovasse un dinosauro vivo. In questo modo gli evoluzionisti dovrebbero poi spiegare il motivo delle loro autorevoli dichiarazioni, ossia che l’uomo e i dinosauri non sono mai vissuti nella stessa epoca. Direbbero che il motivo per cui un dinosauro sia sopravvissuto è perché è rimasto in una zona remota ed incontaminata per milioni di anni. Dunque non ha importanza che cosa viene trovato, o quanto sia imbarazzante per gli evoluzionisti, poiché troveranno sempre il modo di dare una risposta, in quanto l’evoluzione è una teoria. Non è una scienza o un dato di fatto !!

Che Lezione Possiamo Trarre Dai Dinosauri?
Quando vediamo le ossa appartenute ai dinosauri, la prima cosa che ci viene in mente è che la morte non faceva parte del disegno originale di Dio, ma lo divenne quando Adamo, il primo uomo, disobbedì al volere divino. La Bibbia racconta che, poiché discendiamo da Adamo, siamo tutti peccatori : ‘Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e per mezzo del peccato la morte, così la morte si è estesa a tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato’(Romani 5:12); ‘Poichè tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio’ (Romani 3:23).Dobbiamo riconoscere che la cattiveria nel mondo è stata la conseguenza di quel peccato, cioè la ribellione dell’uomo contro Dio.

Inoltre Dio, creatore di tutte le cose, inclusi i dinosauri, è anche giudice della Sua Creazione. Egli punì la ribellione di Adamo ‘maledicendo’ il mondo con la morte. Adamo sapeva quali sarebbero state le conseguenze se avesse disobbedito a Dio, mangiando il frutto dell'albero della vita. ‘Ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare, perché nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai’ (Genesi 2:17).

I dinosauri ci ricordano anche che Dio giudicò la ribellione dell’uomo al tempo di Noè distruggendo, con il Diluvio, la corruzione del genere umano, con la morte di milioni di esseri viventi. Ed Egli, come dice la Bibbia, verrà ancora per giudicare il mondo, ma la prossima volta con il fuoco: ‘Ora il giorno del Signore verrà come un ladro di notte; in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi si dissolveranno consumati dal calore e la terra e le opere che sono in essa saranno arse’ (2a Epistola di Pietro 3:10).

Ma dopo questo giudizio ci sarà un nuovo cielo e una nuova terra: ‘Ma noi, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una nuova terra, nei quali abita la giustizia ‘(2a Epistola di Pietro 3:13). Come sarà la vita nella nuova terra? ‘E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e non ci sarà più la morte, nè cordoglio nè grido nè fatica, perché le cose di prima son passate’ (Apocalisse 21:4).

Ma sappiamo anche che a molti non sarà concessa la nuova terra, ma soffriranno per l’eternità: ‘Ma per i codardi, gl’increduli, gli immondi, gli omicidi, i fornicatori, i maghi, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno che arde con fuoco e zolfo, che è la morte seconda’ (Apocalisse 21:8).

Gli uomini, che sono peccatori dal concepimento, non possono vivere con un Dio santo, ma sono condannati a restare separati da Dio. Ma Dio ha provveduto e ci ha dato il mezzo per liberarci dal peccato. La Bibbia dice che Dio offrì il sacrificio perfetto di cui il mondo aveva bisogno per liberare l’uomo dal peccato. Il Figlio di Dio, colui che ha creato il mondo (Epistola dell’apostolo Paolo ai Colossesi 1:16), venne sulla terra come discendente di Adamo, facendosi uomo, per morire e liberarci dal peccato. ‘Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, ed è la primizia di coloro che dormono. Infatti, siccome per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. Perchè, come tutti muoiono in Adamo, così tutti saranno vivificati in Cristo’ (1a Epistola dell’apostolo Paolo ai Corinzi 15:20-22).

Gesù Cristo morì sulla croce, ma il terzo giorno risuscitò, vincendo la morte, così coloro che credono in lui e lo accettano nella propria vita, tornano a Lui e vivono con il Creatore per l’eternità. ‘Poichè Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinchè chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna’ (Evangelo secondo Giovanni 3:16); ‘Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità’ (1a Epistola di Giovanni 1:9).

Coloro i quali non hanno fede e non accettano il sacrificio di Cristo e non si riconoscono peccatori e bisognosi della redenzione, la Bibbia li ammonisce che vivranno per sempre separati da Dio, in un luogo chiamato Inferno. Ma coloro i quali affidano la propria vita al Signore, il nostro grande Salvatore diventa un dono meraviglioso, è la salvezza in Cristo il Creatore!




Jon Konneri
00giovedì 30 ottobre 2008 19:19
Ti riporto un discorso di papa Giovanni paolo 2
22 Ottobre 1996
Ai Membri della Pontificia Accademia delle Scienze riuniti in Assemblea Plenaria


È con grande piacere che rivolgo un cordiale saluto a lei, Signor Presidente, e a voi tutti che costituite la Pontificia Accademia delle Scienze, in occasione della vostra Assemblea Plenaria. Formulo in particolare i miei voti ai nuovi Accademici, venuti a prendere parte ai vostri lavori per la prima volta. Desidero anche ricordare gli Accademici defunti durante l'anno trascorso, che affido al Maestro della vita.
1. Nel celebrare il sessantesimo anniversario della rifondazione dell'Accademia, sono lieto di ricordare le intenzioni del mio predecessore Pio XI, che volte circondarsi di un gruppo scelto di studiosi affinché informassero la Santa Sede in tutta libertà degli sviluppi della ricerca scientifica e l'aiutassero anche nelle sue riflessioni.
A quanti egli amava chiamare il Senatus scientificus della Chiesa domandò di servire la verità. È lo stesso invito che io vi rinnovo oggi, con la certezza che noi tutti potremo trarre profitto dalla "fecondità di un dialogo fiducioso fra la Chiesa e la scienza" (Discorso all'Accademia delle Scienze, 28 ottobre 1986, n.1).
2. Sono lieto del primo tema che avete scelto, quello dell'origine della vita e dell'evoluzione, un tema fondamentale che interessa vivamente la Chiesa, in quanto la Rivelazione contiene, da parte sua, insegnamenti concernenti la natura e le origini dell'uomo. In che modo s'incontrano le conclusioni alle quali sono giunte le diverse discipline scientifiche e quelle contenute nel messaggio della Rivelazione? Se, a prima vista, può sembrare che vi siano apposizioni, in quale direzione bisogna muoversi per risolverle? Noi sappiamo in effetti che la verità non può contraddire la verità (cfr Leone XIII, Enciclica Providentissimus Deus).
Inoltre, per chiarire meglio la verità storica, le vostre ricerche sui rapporti della Chiesa con la scienza fra il XVI e il XVIII secolo rivestono grande importanza.
Nel corso di questa sessione plenaria, voi conducete una "riflessione sulla scienza agli albori del terzo millennio" e iniziate individuando i principali problemi generati dalle scienze, che hanno un'incidenza sul futuro dell'umanità.
Attraverso il vostro cammino, voi costellate le vie di soluzioni che saranno benefiche per tutta la comunità umana. Nell'ambito della natura inanimata e animata, l'evoluzione della scienza e delle sue applicazioni fa sorgere interrogativi nuovi. La Chiesa potrà comprenderne ancora meglio l'importanza se ne conoscerà gli aspetti essenziali. In tal modo, conformemente alla sua missione specifica, essa potrà offrire criteri per discernere i comportamenti morali ai quali l'uomo è chiamato in vista della sua salvezza integrale.
3. Prima di proporvi qualche riflessione più specifica sul tema dell'origine della vita e dell'evoluzione, desidero ricordare che il Magistero della Chiesa si è già pronunciato su questi temi, nell'ambito della propria competenza.
Citerò qui due interventi.
Nella sua Enciclica Humani generis (1950) il mio predecessore Pio XII aveva già affermato che non vi era opposizione fra l'evoluzione e la dottrina della fede sull'uomo e sulla sua vocazione, purché non si perdessero di vista alcuni punti fermi (cfr AAS 42, 1950, pp. 575-576).
Da parte mia, nel ricevere il 32 ottobre 1992 i partecipanti all'Assemblea plenaria della vostra Accademia, ho avuto l'occasione, a proposito di Galileo, di richiamare l'attenzione sulla necessità, per l'interpretazione corretta della parola ispirata, di una ermeneutica rigorosa. Occorre definire bene il senso proprio della Scrittura, scartando le interpretazioni indotte che le fanno dire ciò che non è nelle sue intenzioni dire. Per delimitare bene il campo del loro oggetto di studio, l'esegeta e il teologo devono tenersi informati circa i risultati ai quali conducono le scienze della natura (cfr AAS 85, 1993, pp. 764-772); Discorso alla Pontificia Commissione Biblica, 23 aprile 1993, che annunciava il documento su l'interpretazione della Bibbia nella Chiesa; AAS 86, 1994, pp. 232-243).
4. Tenuto conto dello stato delle ricerche scientifiche a quell'epoca e anche delle esigenze proprie della teologia, l'Enciclica Humani generis considerava la dottrina dell'"evoluzionismo" un'ipotesi seria, degna di una ricerca e di una riflessione approfondite al pari dell'ipotesi opposta. Pio XII aggiungeva due condizioni di ordine metodologico: che non si adottasse questa opinione come se si trattasse di una dottrina certa e dimostrata e come se ci si potesse astrarre completamente dalla Rivelazione riguardo alle questioni da essa sollevate.
Enunciava anche la condizione necessaria affinché questa opinione fosse compatibile con la fede cristiana, punto sul quale ritornerò.
Oggi, circa mezzo secolo dopo la pubblicazione dell'Enciclica, nuove conoscenze conducono a non considerare più la teoria dell'evoluzione una mera ipotesi. È degno di nota il fatto che questa teoria si sia progressivamente imposta all'attenzione dei ricercatori, a seguito di una serie di scoperte fatte nelle diverse discipline del sapere. La convergenza non ricercata né provocata, dei risultati dei lavori condotti indipendentemente gli uni dagli altri, costituisce di per sé un argomento significativo a favore di questa teoria.
Qual è l'importanza di una simile teoria? Affrontare questa questione, significa entrare nel campo dell'epistemologia. Una teoria è un'elaborazione metascientifica, distinta dai risultati dell'osservazione, ma ad essi affine. Grazie ad essa, un insieme di dati e di fatti indipendenti fra loro possono essere collegati e interpretati in una spiegazione unitiva. La teoria dimostra la sua validità nella misura in cui è suscettibile di verifica; è costantemente valutata a livello dei fatti; laddove non viene più dimostrata dai fatti, manifesta i suoi limiti e la sua inadeguatezza. Deve allora essere ripensata. Inoltre, l'elaborazione di una teoria come quella dell'evoluzione, pur obbedendo all'esigenza di omogeneità rispetto ai dati dell'osservazione, prende in prestito alcune nozioni dalla filosofia della natura.
A dire il vero, più che della teoria dell'evoluzione, conviene parlare delle teorie dell'evoluzione. Questa plurità deriva da un lato dalla diversità delle spiegazione che sono state proposte sul meccanismo dell'evoluzione e dall'altro dalle diverse filosofie alle quali si fa riferimento. Esistono pertanto letture materialiste e riduttive e letture spiritualistiche. Il giudizio è qui di competenza propria della filosofia e, ancora oltre, della teologia.
5. Il Magistero della Chiesa è direttamente interessato alla questione dell'evoluzione, poiché questa concerne la concezione dell'uomo, del quale la Rivelazione ci dice che è stato creato a immagine e somiglianza di Dio (cfr Gn 1, 28-29). La Costituzione conciliare Gaudium et spes ha magnificamente esposto questa dottrina, che è uno degli assi del pensiero cristiano. Essa ha ricordato che l'uomo è "la sola creatura che Dio abbia voluto per se stesso" (n. 24). In altri termini, l'individuo umano non deve essere subordinato come un puro mezzo o come un mero strumento né alla specie né alla società; egli ha valore per se stesso. È una persona.
Grazie alla sua intelligenza e alla sua volontà, è capace di entrare in rapporto di comunione, di solidarietà e di dono di sé con i suoi simili.
San Tommaso osserva che la somiglianza dell'uomo con Dio risiede soprattutto nella sua intelligenza speculativa, in quanto il suo rapporto con l'oggetto della sua conoscenza è simile al rapporto che Dio intrattiene con la sua opera (Summa theologica, I-II, q. 3, a. 5, ad 1).
L'uomo è inoltre chiamato a entrare in un rapporto di conoscenza e di amore con Dio stesso, rapporto che avrà il suo pieno sviluppo al di là del tempo, nell'eternità. Nel mistero di Cristo risorto ci vengono rivelate tutta la profondità e tutta la grandezza di questa vocazione (cfr Gaudium et spes, n. 22).
È in virtù della sua anima spirituale che la persona possiede, anche nel corpo, una tale dignità. Pio XII aveva sottolineato questo punto essenziale: se il corpo umano ha la sua origine nella materia viva che esisteva prima di esso, l'anima spirituale è immediatamente creata da Dio ("animas enim a Deo immediate creari catholica fides nos retinere iubet", Enciclica Humani generis, AAS 42, 1950, p.575).
Di conseguenza, le teorie dell'evoluzione che, in funzione delle filosofie che le ispirano, considerano lo spirito come emergente dalle forze della materia viva o come un semplice epifenomeno di questa materia, sono incompatibili con la verità dell'uomo. Esse sono inoltre incapaci di fondare la dignità della persona.
6. Con l'uomo ci troviamo dunque dinanzi a una differenza di ordine ontologico, dinanzi a un salto ontologico, potremmo dire. Tuttavia proporre una tale discontinuità ontologica non significa opporsi a quella continuità fisica che sembra essere il filo conduttore delle ricerche sull'evoluzione dal piano della fisica e della chimica? La considerazione del metodo utilizzato nei diversi ordini del sapere consente di conciliare due punti di vista apparentemente inconciliabili. Le scienze dell'osservazione descrivono e valutano con sempre maggiore precisione le molteplici manifestazioni della vita e le iscrivono nella linea del tempo. Il momento del passaggio all'ambito spirituale non è oggetto di un'osservazione di questo tipo, che comunque può rivelare, a livello sperimentale una serie di segni molto preziosi della specificità dell'essere umano. L'esperienza del sapere metafisico, della coscienza di sé e della propria riflessività, della coscienza morale, della libertà e anche l'esperienza estetica e religiosa, sono però di competenza dell'analisi e della riflessione filosofiche, mentre la teologia ne coglie il senso ultimo secondo il disegno del Creatore.
7. Nel concludere, desidero ricordare una verità evangelica che potrebbe illuminare con una luce superiore l'orizzonte delle vostre ricerche sulle origini e sullo sviluppo della materia vivente. La Bibbia, in effetti, contiene uno straordinario messaggio di vita. Caratterizzando le forme più alte dell'esistenza, essa ci offre infatti una visione di saggezza sulla vita. Questa visione mi ha guidato nell'Enciclica che ho dedicato al rispetto della vita umana e che ho intitolato precisamente Evangelium vitae.
É significativo il fatto che, nel Vangelo di San Giovanni, la vita designi la luce divina che Cristo ci trasmette. Noi siamo chiamati ad entrare nella vita eterna, ossia nell'eternità della beatitudine divina. Per metterci in guardia contro le grandi tentazioni che ci assediano, nostro Signore cita le parole del Deuteronomio: "l'uomo non vive soltanto di pane, ma... vive di quanto esce dalla bocca del Signore" (8, 3; Mt 4, 4).
La vita è uno dei più bei titoli che la Bibbia ha riconosciuto a Dio. Egli è il Dio vivente.
Di tutto cuore invoco su voi tutti e su quanti vi sono vicini l'abbondanza delle Benedizioni divine.
Dal Vaticano, 22 ottobre 1996

GIOVANNI PAOLO PP. II [SM=x1698325]
83pico@live.it
00venerdì 31 ottobre 2008 09:24
Apprezzo l'intervento di Giovanni Paolo II e sottolineo che egli non ha affermato che la teoria dell'evoluzione sia un fatto, ma ha affermato che la teoria dell'evoluzione è più di una pura ipotesi. Inoltre ricordiamoci che questo intervento non è un dogma.
kelly70
00venerdì 31 ottobre 2008 15:52
Ma...dove l'hai preso??

Sembra scritto dai Testimoni di Geova!!!! [SM=g6794] [SM=g6819]

83pico@live.it
00venerdì 31 ottobre 2008 16:39
Re:
kelly70, 31/10/2008 15.52:

Ma...dove l'hai preso??

Sembra scritto dai Testimoni di Geova!!!! [SM=g6794] [SM=g6819]





Non è scritto dai testimoni di Geova, ma qualcosa di giusto c'è nella tua osservazione. Infatti è un articolo scritto da uno scienziato protestante...e i testimoni di Geova derivano dai protestanti Da essi hanno ereditato questi modi di esprimersi [SM=g6819]
MauriF
00venerdì 31 ottobre 2008 22:38
Consiglio urgentemente la lettura di "Genesi 1-11: Alle origini dell'uomo" di M.Cimosa.





cimosa@unisal.it

Bisogna cercare di starsene più alla larga possibile da questo genere di lettura fondamentalistica dei testi sacri.

[SM=x1698287]

Mauri
83pico@live.it
00venerdì 31 ottobre 2008 22:57
Re:
MauriF, 31/10/2008 22.38:

Consiglio urgentemente la lettura di "Genesi 1-11: Alle origini dell'uomo" di M.Cimosa.





cimosa@unisal.it

Bisogna cercare di starsene più alla larga possibile da questo genere di lettura fondamentalistica dei testi sacri.

[SM=x1698287]

Mauri




Scusa ma tu non eri un creazionista?

Ti consiglio io un bel libro, che sto leggendo in questo periodo: Per finirla con l'evoluzionismo di D.R. de Brienne.



http://www.hoepli.it/libro.asp?ib=9788880730774&pc=000019003003000


Tiè, guarda che miopia che si è fatto sui libri [SM=x1699706]
Un vero studioso [SM=x1699885]
MauriF
00sabato 1 novembre 2008 11:10
No, non sono creazionista seppur non mi convincano molte cose delle teorie neo-evolutive.

Sicuramente non sono per la lettura fondamentalistica dei testi sacri.

Grazie per il libro anche se ne ho già sentite di cotte e di crude in passato.

Ciao!
Mauri.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:28.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com