La ricerca della vera religione

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83pico@live.it
00giovedì 1 ottobre 2009 00:26
E’ evidente che se Dio ha rivelato all’uomo una religione, l’uomo è obbligato ad osservarla.

Ma come si fa a conoscere se una religione è stata proprio rivelata da Dio? Non potrebbe essere l’uomo vittima di una illusione?

A questo dubbio un altro se ne aggiunge. Noi vediamo che sulla terra vi sono molte religioni, l’una diversa dall’altra. Perché dobbiamo pretendere che una sola sia la vera? Non sarebbe meglio pensare che tutte le religioni siano buone, perché con tutte, in qualche modo si onora la divinità?

Si risponde a tali dubbi dissipando prima di ogni cosa un equivoco.

Non si tratta ora di sapere se una persona che in buona fede onora Dio con un culto falso possa essere a Dio accetta, ma si tratta di stabilire se oggettivamente possano essere vere religioni diverse: l’una, per esempio, che afferma l’esistenza di più dèi, l’altra che vi è un Dio solo; l’una che riconosce in Gesù Cristo il Figlio di Dio incarnato e salvatore degli uomini, l’altra che lo rinnega; una, come il Cattolicesimo, che insegna avere Gesù Cristo costituito sulla terra un suo Vicario, il Papa; un’altra, come il Protestantesimo, che non riconosce nel Vescovo di Roma il rappresentante di Cristo che ha la suprema autorità su tutti i cristiani.

Ora è chiaro che oggettivamente non vi possono essere più religioni vere.

Poiché Dio non volle lasciare l’uomo nell’ignoranza circa la religione attraverso la quale vuole Egli essere onorato dall’uomo è evidente che solo la religione rivelata da Dio stesso è quella vera e tutte le altre, che si scostano da essa, contengono errori e falsità.

Ci resta pertanto di vedere con quali segni Dio faccia conoscere quale sia la vera religione da Lui rivelata, sicché l’uomo possa con sicurezza abbracciare questa e rinnegare tutte le altre.

La Rivelazione Divina è accompagnata da alcune caratteristiche che non possono provenire dalle creature, ma solo da Dio: i miracoli e le profezie.

I miracoli e le profezie sono segni che nessun uomo può produrre, che sono propri esclusivamente di Dio, e che, accompagnando la Rivelazione, vengono operati da Dio stesso allo scopo di confermare la verità rivelata.

Nessuna creatura può operare i miracoli, perché questi superano tutte le forze naturali e perciò possono compiersi solo dall’Autore della natura. Nessun uomo può conoscere il futuro libero e perciò se questo viene preannunciato e poi si avvera si ha la prova certa che vi è l’intervento divino.

Poiché, infine, Dio, che è la Verità e la Santità stessa, non può intervenire, con atti a Lui propri, a conferma dell’errore, è indubitabile che ove si compia un miracolo o si avveri una profezia ivi c’è il dito di Dio e ivi c’è la verità.

La religione cristiana attira sempre, in realtà, l’attenzione di tutti, poiché il suo Fondatore, Gesù, è lo stesso Dio incarnato per la salvezza degli uomini.

A partire da Adamo, tutto il tempo che precedette la venuta di Cristo sulla terra fu periodo di preparazione e di attesa dell’Incarnazione del Figlio di Dio; tutto il tempo che seguì la sua venuta è dedicato al lento, ma continuo diffondersi del suo regno sulla terra.

La divinità di Cristo risulta chiaramente se lo studieremo come Messia aspettato da tutte le genti; esaminando le promesse fatte da Dio agli antichi Patriarchi d’Israele e le predizioni dei Profeti che, non in modo vago ma in forma ben determinata descrissero tanti secoli prima la venuta e le circostanze, non potremo non riconoscere che Dio ispirava i Profeti, affinché i popoli, avverandosi le profezie, potessero scorgere in Cristo il Figlio di Dio promesso quale Salvatore dell’umanità peccatrice.

La divinità di Gesù apparirà dallo studio delle opere che compì nella sua vita: al suo cenno si placava il mare in burrasca, i ciechi ricuperavano la vista, i sordi l’udito, gli zoppi camminavano, i morti riprendevano la vita. Chi mai, se non Dio, può compiere tali prodigi?

La divinità di Gesù apparirà ancora dalla sua dottrina ammirabile sotto tutti gli aspetti, non contenente alcun errore morale e capace di condurre l’uomo alle più alte vette della perfezione umana.

Ma la divinità di Gesù apparirà in modo stupefacente dal prodigio con cui egli coronò la sua opera, il miracolo che costituì il centro della predicazione degli Apostoli: la sua risurrezione dai morti.

E’ evidente, perciò, che la Religione, la quale ha per fondatore Dio stesso, dev’essere la religione vera: e tale è la Religione Cristiana.

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