00 20/03/2009 17:46
E' importante conoscere oggettivamente questa realtà.
Come? Nell'unico modo possibile e fidato per tutti gli uomini:
ragionando sulla natura umana. La ragione umana è in grado di cogliere nella natura quell'ordine delle cose che porta gli uomini, singolarmente e socialmente alla autorealizzazione cioè alla felicità. Questo ordine colto dalla sola ragione umana è un sistema di significati, cioè di valori.
L'etica, come abbiamo visto, di questo tratta.

Esiste per tutti gli uomini la possibilità di conoscere la Verità per mezzo della sola ragione. Questo è, per quanto la cosa sia sconosciuta, nientemeno che un dogma, cioè una verità sicura contenuta nella rivelazione cristiana. Il Concilio Vaticano II professa che "Dio, principio e fine di tutte le cose, può essere conosciuto con certezza con il lume naturale dell'umana ragione a partire dalle cose create" (cfr. Rm 1,20).
La ragione, secondo la rivelazione cristiana, a partire dallo studio della natura, può conoscere persino Dio. Senza avere questa pretesa noi possiamo riflettere sulla natura e sulle culture umane per cercare di scoprire la verità sulla sessualità. E' il percorso di ricerca e scoperta di quella legge morale (una verità che parla alla coscienza, alla libertà) che viene chiamata naturale per distinguerla da quelle leggi morali rivelate e custodite dalle religioni.
Si tratta di in percorso di ragione che nulla ha a che fare con qualsia morale confessionale.

Esiste nella società attuale una grande diversità di atteggiamenti nei confronti dei valori e delle norme morali. Queste diversità dialogano tra loro: è il pluralismo etico, una caratteristica distintiva di quasi tutte le società moderne. Ecco alcuni tratti del fenomeno, così come li rilevano oggi i sociologi: sono sempre meno apprezzati certi valori tipici delle società tradizionali, quali l'assiduità al lavoro, il sacrificio, il risparmio, come rinuncia a soddisfazioni immediate in favore di soddisfazioni a lungo termine; sono invece maggiormente ricercati altri valori, inerenti soprattutto alla sfera individuale, quali la libertà, la felicità, la salute, la tolleranza reciproca, la trasparenza, l'aspetto estetico, l'efficienza, il successo. Primeggia la ricerca di soddisfare anzitutto i bisogni individuali o del piccolo gruppo, spostando in secondo ordine le esigenze della collettività. Così la cultura della soggettività prevale sulla cultura del politico; la rivendicazione dei diritti personali precede, a volte sopprime, la correlativa fedeltà al doveri pubblici.
Primeggia la ricerca del benessere attraverso i beni materiali, spinta spesso fino al consumismo, fa dimenticare la ricerca di quei beni immateriali (affettivi, culturali, spirituali), altrettanto necessari al benessere integrale della persona. La tendenza all'utilateralismo penalizza le relazioni umane, inaridisce i sentimenti, atrofizza la dimensione spirituale.
Si diffonde in campo morale un atteggiamento relativista: il bene e il male non dipendono da principi assoluti, validi per tutti e per sempre, ma vengono definiti di volta in volta in base alle circostanze e alle esperienze.
Esiste un contesto ambientale che reagisce sempre meno allo stimolo delle norme morali: non si interessa delle scelte morali degli individui e delle loro motivazioni, purché sia rispettato il minimo di legalità esteriore. L'anonimato dei rapporti sociali ricaccia nel privato le scelte morali dei singoli individui: l'ambiente pubblico, in una società laica e pluralista, rimane indifferente ai motivi profondi per cui una persona sceglie di fare una cosa piuttosto che un'altra.
In questo contesto sociale è evidente quanto sia necessario per tutti e per ciascuno un percorso di ragione che ponga in discussione le norme morali acquisite socialmente e porti ad una verità su una realtà dinamica così importante come la sessualità umana.

La coscienza morale è un giudizio della ragione sulla moralità di una azione umana. Questo giudizio di ragione si forma attraverso un percorso di filosofia morale.
Mediante questo giudizio di ragione la persona umana riconosce la qualità morale di un atto concreto che sta per porre, sta compiendo o ha compiuto. Per arrivare ad un giudizio morale sui comportamenti umani quanto alla sessualità è necessario un percorso di ricerca della verità su questa realtà umana.