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L'ora di religione presente in quasi tutti i paesi europei

Ultimo Aggiornamento: 20/09/2009 20:56
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20/09/2009 20:56

Roma, 12 ago. - (Adnkronos) - L'insegnamento della religione, talvolta abbreviato con l'acronimo Irc, regolato in Italia dal Concordato tra lo Stato Italiano e la Chiesa Cattolica, è presente in quasi tutti gli altri paesi europei con diverse modalità: obbligatorio o facoltativo; contenuti: religione cattolica, protestante, ortodossa; e approcci: storico, etico, para-catechistico. Una recente indagine, promossa dal Consiglio delle Conferenze episcopali d'Europa (Ccee), ha tracciato una fotografia della situazione nei diversi paesi.





Italia - L'Irc è previsto in forza del Concordato del 1929 e degli accordi di revisione del 1984, con successiva intesa tra Cei e ministro della Pubblica Istruzione. Viene impartito in tutti gli ordini di scuola, è confessionale, è previsto il diritto di avvalersi o meno dell'insegnamento, che però è curricolare, esercitato al momento dell'iscrizione e implicitamente confermato, salvo diversa indicazione, per gli anni successivi dello stesso ciclo di studi. L'orario varia da un'ora e mezza a settimana nella scuola dell'infanzia, due ore a settimana nella scuola primaria e un'ora a settimana nella scuola secondaria di primo e secondo grado. Per chi non si avvale dell'insegnamento della religione cattolica è possibile partecipare ad attività alternative, deliberate dal collegio dei docenti o uscire dalla scuola. Non sono ad oggi previsti insegnamenti confessionali di altre confessioni o religioni.

I programmi e gli obiettivi specifici di apprendimento (Osa) sono redatti dalla Cei e approvati con Dpr dallo Stato. Alla Chiesa compete anche effettuare la verifica dei libri di testo per l'adozione nelle scuole con il riconoscimento del ''nulla osta'' da parte della Cei. Scopo dell'Icr è la conoscenza degli elementi essenziali della Religione cattolica per aiutare gli studenti a leggere e interpretare il dato religioso nella realtà che li circonda e, in particolare, nella sua espressione Cristiano-cattolica. Lo Stato deve garantire l'Icr, stipula i contratti e paga gli insegnanti. Vi è un duplice vincolo: riconoscimento dell'idoneità e nomina d'intesa con l'ordinario diocesano.

Spagna - Sulla base della Costituzione vi è un Concordato Chiesa-Stato del 1979 in base al quale l'Irc è previsto a tutti i livelli, dalla scuola dell'infanzia al liceo, come offerta obbligatoria, liberamente scelta dagli alunni o dai genitori. Si prevede una valutazione che nell'istruzione obbligatoria produce gli stessi effetti delle altre discipline mentre nei licei non fa media. Nella scuola dell'infanzia non è fissato un'orario mentre nella scuola primaria e nella secondaria obbligatoria è prevista un'ora e mezza a settimana e al liceo un'ora. Anche le altre religioni possono avere un insegnamento confessionale.

I programmi sono stabiliti dalla Conferenza episcopale spagnola a cui compete proporre i libri di testo. Gli insegnanti dei centri pubblici sono asssunti dallo Stato, con incarico provvisorio (1 anno) sulla base del riconoscimento dell'idoneità da parte dell'Ordinario diocesano. I titoli per insegnare variano nei diversi gradi di scuola.

Francia - L'Ir è previsto solo nell'Alsazia e nella Mosella, in tutto il resto del paese non vi è un insegnamento di religione confessionale. L'Ir è regolato da leggi francesi anteriori al 1870 e da leggi tedesche del periodo dell'annessione (1870-1918). Viene obbligatoriamente offerto ma gli studenti possono essere dispensati. Nel primo grado non si applica nessuna valutazione che è invece obbligatoria nel secondo grado, dove, però, non viene inclusa nel bilancio dell'alunno e non è soggetta ad un esame nazionale. I programmi, elaborati dagli specialisti dell'Ir tenendo conto del contesto scolastico e della normativa nazionale sono promulgati dal Vescovo competente. Gli insegnanti e gli ispettori pedagogici, sono stipendiati dallo Stato, incaricati su proposta della Chiesa (per il primo grado la designazione compete ai parroci).

Slovacchia - L'Ir è stato introdotto nel sistema scolastico dopo la caduta del Comunismo, prima era solo al pomeriggio, ed è possibile optare tra Ir ed etica. E' prevista una sola ora a settimana e in genere non si applica alcuna valutazione. Finalità e programmi sono stabiliti dalla Conferenza episcopale slovacca, in collaborazione con il ministero della scuola. Gli insegnanti sono pagati dallo Stato al pari degli altri. Per insegnare serve un mandato del Vescovo. La responsabilità della designazione e formazione degli insegnanti spetta alla Chiesa che controlla l'Ir con propri ispettori in stretta collaborazione con quelli statali e con il Vescovo.

Belgio - l'insegnamento è di competenza 'federale', si distingue dunque: in Comunità Fiamminga e Comunità francesce e germanofona. Nella comunità Fiamminga ogni alunno di età compresa tra i 6 e i 18 anni ha diritto ad un 'corso filosofico' il cui insegnamento è di competenza dei 'culti riconosciuti' (cattolici, protestanti, ortodossi, anglicani, musulmani, ebrei) o delle 'associazioni riconosciute' da cui può essere dispensato chi non si riconosce in nessuna delle organizzazioni. Il corso frequentato entra nel curriculum personale dell'allievo e fa media. I vescovi fiamminghi stabiliscono i programmi per ogni livello di insegnamento. Gli insegnanti sono pagati dai poteri pubblici (Stato, comune, provincia) hanno uno stato giuridico particolare ma in gran parte analogo a quelli delle altre discipline e un intesa con l'autorita' religiosa competente.

Nella comunità francese e germanofona l'Ir è una materia come le altre, con una sua specificità: soggetto a a valutazione ( con voti sul registro ed esami) ma collocato separatamente dagli altri corsi. I programmi sono di responsabilità dei Vescovi. Gli insegnanti sono assunti dallo Stato su deignazione dell'autorità religiosa competente; il loro stato giuridico è come quello degli altri insegnanti.

Portogallo - Vi è un concordato con la Santa Sede che la legislazione estende anche alle altre religioni. L'insegnamento si chiama ''Religione e morale'' ed è tenuto da laici approvati dall'autorità ecclesiastica. L'Ir viene valutato con esami e giudizia come le altre discipline. In alternativa è previsto l'insegnamento confessionale di altre religioni Le linee guida della Conferenza episcopale portoghese integrate nella legislazione scolastica nazionale. Gli insegnanti hanno lo stesso status giuridico dei loro colleghi, se insegnano nelle scuole pubbliche sono pagati dallo Stato. Responsabile per la formazione e assunzione è la Conferenza episcopale. Compete alle diocesi autorizzarli all'insegnamento, valutarli e seguirne il follow up.

Polonia - L'insegnamento è facoltativo, confessionale. Tutelato da diverse leggi: Costituzione, norme sull'Istruzione, Intesa tra Governo e Conferenza episcopale polacca. L'Ir viene valutato con la stessa scheda delle altre discipline, non fa media e non incide sulla promozione o bocciatura, dal 2010 entrerà come materia a scelta tra quelle facoltative per l'esame di maturità. Anche altre confessioni cristiane (ortodossi, luterani, metodisti, battisti, mariaviti, avventisti) svolgono l'Insegnamento religioso nella scuola pubblica.

Lo stato deve garantire l'Ir, stipula i contratti di lavoro con gli insegnanti e li stipendia. La situazione contrattuale è analoga a quella degli altri docenti, comporta una graduatoria e prevede tre livelli: insegnante contrattuale, insegnante nominato e insegnante diplomato. L'Insegnante di religione è membro del Consiglio scolastico con gli stessi diritti e doveri degli altri. L'incarico viene attribuito dal preside sulla base della missio canonica che viene rilasciata dall'autorita' ecclesiatica diocesana.

Germania - L'Ir confessionale è disciplina curricolare in tutti i Lander (eccetto Berlino, Brandeburgo e Brema) fondata sulla costituzione e sui Concordati con la santa Sede e di alcuni Lander con le diocesi competenti. E' obbligatorio e prevede valutazioni rilevanti ai fini della promozione e può essere incluso nell'esame di licenza. In alternativa sono previsti corsi di etica o filosofia per chi non sceglie nessuno degli insegnamenti confessionali. Tutti i lander offrono l'Ir cattolico e protestante, la maggior parte anche lezioni di Ir ortodossa ed ebraica, alcuni anche islamica. La chiesa formula gli obiettivi e contenuti dei programmi ne approva i curricola e i libri di testo. La maggior parte degli insegnanti sono funzionari statali, insegnano generalmente anche un'altra disciplina, hanno gli stessi diritti e doveri degli altri insegnanti di ruolo.

Repubblica Ceca - L'Ir è previsto dalla legge nelle scuole di ogni ordine e grado ma solo come disciplina ozionale e facoltativa, inserita dopo la fase dell'orario obbligatorio. Ogni anno bisogna iscriversi. Gli insegnanti hanno lo stesso stato giuridico dei docenti di discipline facoltative, pagati dalla scuola secondo l'orario, o dal Vescovado se le classi sono di meno di 7 allievi: in tal caso si confogurano come assistenti pastorali della parrocchia.

Svezia - L'Ir presente nei curricoli scolastici (statali e non statali) si colloca nell'ambito delle scienze sociali, mentre l'Ir confessionale è proibito in tutte le scuole svedesi.

Danimarca - L'Ir è offerto sia nella scuola primaria che in quella secondaria. Nelle scuole statali è aconfessionale, si basa sulla tradizione luterana e viene denominato 'educazione al cristianesimo'. Nelle scuole cattoliche vi è un Ir 'denominazionale' (offerto dalle diverse confessioni religiose). Il curriculum è determinato dallo Stato. Nelle scuole cattoliche gli insegnanti di religione vengono nominati dal Consiglio di Istituto seguendo gli stessi criteri di nomina degli altri insegnanti.

Austria - L'Ir è previsto nell'ordinamento scolastico in forza della Costituzione, del Concordato del '33, della legge sull'Ir del 1949 e dalla Convenzione sulla scuola del 1962. L'Ir è confessionale (per tutte le denominazioni riconosciute ed è obbligatorio, è prevista la possibilita' di farsi esonerare. La valutazionbe è espressa in voti, come per le altre discipline, che entrano nei certificati e può essere inclusa come materia orale all'esame di maturità. I programmi sono elaborati da gruppi di lavoro con competenza pedagogica, approvati dalla Conferenza episcopale e ratificati dallo stato. I docenti hanno il medesimo stato giuridico degli altri docenti, sono pagati dallo stato e hanno gli stessi doveri.
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